di MARIA
ANTONIETTA AMENDUNI
Acuto, intelligente, forte, vivo. È "La notte italiana"
libro di Nicole Fabre, edito da Gremese Editore. Un testo che
parla di fascismo, che è anche e soprattutto un'appassionante storia
d'amore, di passione, di coraggio e di ideali. Giulia,
tredici anni nel 1924, cresce in un'Italia che assomiglia ad
un'opprimente caserma. È uno spirito libero il suo, sensibile all'amore per l'arte e la
letteratura e insofferente alla cruda arroganza dell'autoritarismo.
Qualche anno più tardi, rotti i ponti con la famiglia ed entrata
a lavorare nella redazione del giornale di Margherita Sarfatti - colta
e affascinante musa intellettuale del regime, nonché amante di
Mussolini Giulia è costretta a confrontarsi con le asprezza della
dittatura e con le violenze di cui sono capaci i suoi sgherri in
camicia nera.
Ma deve anche fronteggiare l'imprevedibilità di un sentimento
che si fa beffe delle sue convinzioni: l'amore per Silvio, un giovane
pittore antifascista, non è sufficiente a metterla al riparo da una
torbida attrazione per il potente ministro Balbo, presentatole da
Margherita per ragioni di lavoro. Quell'attrazione, ricambiata, per
Giulia significherà combattere non soltanto con i sensi di colpa, ma
contro insidie concrete e temibili, in un clima generale di paura e
delazione.
Un libro che fa male e mozza il fiato. Si perché ha distanza di
molti anni, il ricordo di quei fatti tragici fa ancora male, e l'idea
che la guerra sia tristemente ancora un fatto di cronaca di tutti i
giorni crea ancora più dolore. La capacità narrativa dell'autrice Nicole Fabre, è talmente acuta,
raffinata e reale, che riesce a frati sentire, come se fosse oggi, la
gravità dell'orrore del fascismo e della guerra. Una storia intrigante
e scritta molto bene, che si fa leggere tutta d'un fiato.
Quasi una biografia di un triste periodo della nostra nazione,
vissuta in prima persona da una affascinante protagonista. Il ritratto
d'un paese feroce e arcaico, reso irriconoscibile prima dal fascismo,
poi da una guerra. L'ombra della guerra, che evoca un'Italia
imbarbarita; si tratta della ricostruzione a tratti inconsueta -
fondata su documenti d'archivio, ma anche su testimonianze - di un
paese diseducato da anni di dittatura. Un paese "spaesato".
Una nazione incapace di fare i conti con la catastrofe e con se stessa.
Pagine che disegnano un paese smarrito nella sua identità, in
preda a pulsioni primitive e crudeli, sostanzialmente diviso in due
Italie estranee l'una all'altra: fascisti e antifascisti.
Si radicano odi, paure, disperazioni, speranze, ma anche prese
di distanze dai conflitti che portano il disastro. È il tempo delle
scelte, ma anche della "non scelta", della chiusura negli
ambiti famigliari.
È un'Italia arcaica e barbara quella che sfila in queste pagine, con
intere comunità per anni silenti e complici di carneficine (un esempio
per tutti: il delitto Matteotti).
Uno squarcio drammatico, e le voci di pochi, coraggiosi
personaggi che, nonostante tutto, continuano a nutrire le loro speranze
e a combattere per sostenerle, consapevolmente a rischio della propria
vita.
Dettagli del libro
Titolo: La notte
italiana
Autore: Nicole Fabre
Traduttori: Di
Lella L., Di Lella F., Vanorio M. L.
Editore: Gremese Editore
Collana: Grandi romanzi
ISBN: 8884404908
ISBN-13: 9788884404909
Pagine: 400
Narrativa straniera
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